Bar Ristoro Rifugio Baracca Cimalbosco-Campelli in Schilpario

Molto cordiali i gestori. Ero solo un po' confuso dal sentire i Modena City Ramblers in radio nella stessa stanza in cui un calendario celebra l'anniversario della marcia su Roma.A scanso di equivoci suggerirei di appendere il calendario al contrario.

Mi spiace per i gestori, ci siamo fermati allettati dall'insegna che offriva come menù polenta e grigliata. Purtroppo la polenta era fredda e la grigliata con poco assortimento (solo costine e salamine) e mal cotta. In compenso il conto è stato da chef di 5 stelle! Non ci fermeremo mai più!

Mangiato benissimo, complimenti al fuochista Paolo, che si difende molto bene, ottima la carne e la polenta, astenersi a chi si aspetta cracco al rifugio, È UN RISTORO!...e si sta come a casa...

Simpatico,ma crostata un po' vecchia, brioches confezionate molto vecchie, per il resto posto carino, con bagno particolare😂

Non un ristorante, ma un punto di ristoro situato a pochi chilometri da Schilpario e prima del passo del Vivione.Pasto casereccio e come mangiare a casa, e con un buon servizio "montanaro": pochi fronzoli ma tanta concretezza. Prezzo adeguato a quanto consunato.Sosta quasi obbligata per i ciclisti che salgono verso il passo del Vivione.

Ambiente rustico, informale, immerso nel verde. È necessaria la conoscenza del dialetto per godere della "conversazione" con i gestori che sono simpatiche macchiette. Ottima grigliata di carne con polenta.

Signori. A questa altezza è con un panorama così cosa si può volere di più. In montagna puoi solo aspettarti questo. Un locale alla mano senza esuberi senza ritocchi senza fronzoli. Bello così. Cibo buono anche se non si può scegliere. E come mangiare dalla nonna. Cucinato per i nipoti. Un pasto in famiglia. Ci e è piaciuto tanto e se possiamo ci ritorneremo per fare due chiacchere con due persone sincere gentili e alla mano. Le 5 stelle non si danno solo al lusso e ai fronzoli. Qui è la genuinità delle persone del luogo che fanno la differenza.Bello se ti approcci con lo spirito di chi va in montagna e cerca un "ristoro".

La mancanza più totale di professionalità... una signora con un bambino fatti alzare dal tavolo dove stavano seduti per i “capricci” di un altro cliente arrivato successivamente e, tra tutti i tavoli completamente liberi, ha scelto l’unico occupato. La padrona ha fatto alzare nonna e bambino per lasciare il posto a quest’altra coppia. L’ho trovo un gesto veramente spregevole e di cattivo gusto, i clienti sono tutti uguali anzi, ci vorrebbe un pizzico di riguardo nei confronti di anziani e bambini...

Piccolo rifugio e punto di ristoro a gestione casalinga dove si può mangiare ottima cane alla brace. Il Sig. Paolo, il proprietario, cuoce direttamente lui la carne e non fateci caso se 'brontola' :-) . Se vi capita l'occasione chiedete se vi può preparare della polenta taragna ... è spettacolare.

Influenzati da tanti giudizi positivi, abbiamo trovato qualità scarsa e prezzi decisamente alti.Forse siamo capitati in giorno sbagliato...I piatti proposti ("menù tipico") per quattro persone: un piattino con un assaggio di salame, una grigliata di scarsa qualità e dubbia freschezza (a parte un mezzo galletto il resto tutto a base di maiale, un unico spiedino), una ciotola di insalata e polenta riscaldata. Con due panini e un litro di acqua il totale ammonta a 66€. Alle feste dell'oratorio si mangia meglio e si spende la metà.