Dattilo in Strongoli

Ambiente,PIETANZE, location, insomma tutto superlativo.Caterina Chef 🔝🔝🔝.Ma oltre a questo che è importante, tutto questo è il risultato di gente seria che ha sempre lavorato molto ed onestamente.Le cose non cadono dal cielo.Orgoglio calabrese.

Quando decido di mangiare in un ristorante stellato non cerco solo un posto dove sfamarmi, ma cerco un'esperienza, cerco innovazione, creatività, abbinamenti e gusti mai provati prima. Purtroppo da Dattilo non ho trovato tutto ciò.Abbiamo scelto il menù da 140€ di soli crudi. La prima nota è che dal menu (allegato) non si evince che le portate siano 5 dato che "Azioni" in realtà contiene le 4 successive e il cameriere al momento dell'ordine non lo ha specificato. In secondo luogo, come già detto, nei piatti proposti non ho trovato nulla da far gridare al miracolo o qualcosa di particolare che mi sia rimasto impresso, ad esempio "Gamberi e rose" è un gambero con sopra dei petali di rosa. Wow.Nulla da dire sulla qualità dei crudi e delle materie prime, ma se cercassi solo questo potrei andare in altri ristoranti spendendo la metà; da una stella michelin e un menù da 140€ mi aspetto molto di più.

Raffinatezza esclusiva, location stupenda, piatti eleganti che hanno ampiamente meritato la stella Michelin, ovviamente anche i vini di produzione dell'Azienda Ceraudo sono eccezionali

Ci siamo stati ieri sera in compagnia di alcuni amici per la prima volta. Location molto difficile da trovare, strada buia e sconnessa. Camerieri cordiali ma non adeguati alle aspettative da locale stellato. Gli impiattamenti non erano dei migliori e le offerte molto limitative. Zanzare e varie specie di insetti ci hanno accompagnato in una lunga e serata da dimenticare. Per ultimo, e quasi alla fine, una cliente accanto al nostro tavolo ci ha inebriato con il fumo di sigaretta. Uno dei concetti più ambiti da acquirenti e compratori per fare un buon affare reciproco è il “rapporto qualità/prezzo”. Chi acquista ha l'idea di avere il meglio, questa volta peró è andata male.

Che dire, in Calabria bisogna sempre essere grati per coloro che, chef o imprenditori, decidono di avviare attività così importanti. Il ristorante, infatti, è coerentemente inserito in una azienda molto curata. Proprio per questo risulta poco comprensibile la scelta di non proporre una degustazione dei vini aziendali nel percorso proposto dalla chef. Un percorso non sempre comprensibile ma sicuramente apprezzabile per lo studio delle materie prime del territorio. Alcuni piatti risultano a mio parere sovraesposti, altri da rivedere (ad esempio nelle cotture scelte) ma complessivamente è una esperienza che vale la pena di vivere. La carta dei vini è buona. In bocca al lupo

ristorante molto elegante che serve piatti di ottimo livello e sicuramente utilizza una materia prima di grande qualità.Abbiamo gradito ed apprezzato ogni singola portata ed i vini abbinati hanno reso ancora migliore la nostra degustazione che pero' migliorerei come sincronismo e quantità.Ottimo il passito.

Seconda volta che visito il ristorante ed è interessante vedere la evoluzione di questa giovane chef, piatti e servizio molto curati. Ottima cantina.

Ristorante collocato in un bel contesto con atmksfera soft e tavoli collocati all'aperto con ottimi spazi. Il servizio è ottjimo e curato con persinale gentile e disponibile. Purtroppo a questo ottimo contesto non corrisponde un'altrettanto ottimo servizio di cucina. In primo luogo è assurdo che se si è al tavolo in più di 3 commensali, tutti siano obbligati a ordinare lo stesso menù degustazione. Assurdo per un ristorante di questo livello. Io mi sono divuto unifoemare a quello che avevano scelto le signore (per galanteria) con portate assurde ed insipide. Dei tortelli con melanzane immangiabili (4), del maiale con la menta (odio la menta) una buona mini triglia (metà) ed una buona mattonella con cioccolato fondente. Due btg. di vino dell'azienda per una "modica" cifra di 75€ persona. Decisamente esagerato nonostante la stella Michelin.

Esperienza da vivere. Prelibatezze della Chef Caterina Ceraudo, stella Michelin, accompagnate da una serie di calici di vino del grande Roberto Ceraudo. Posto incantevole per l’atmosfera che si vive seduti a tavola, serviti da una squadra di camerieri altamente professionali che descrivono nel dettaglio gli ingredienti delle varie pietanze. Consiglio di cenare e pernottare in modo da vivere la serata rilassati, anche perché con le innumerevoli portate accompagnate da diversi calici di vino delle cantine Ceraudo non è il caso di mettersi in macchina. Anche le stanze sono molto confortevoli e ben organizzate.La chicca è il giro nella tenuta Ceraudo che il sig. Roberto offre agli ospiti, che possono osservare le bellezze di panorami incantevoli in mezzo a piante di ulivi secolari e vigneti con varie qualità di uva, tutto a bordo di un trattore organizzato allo scopo.Buona cena e buona permanenza.

Il ristorante Dattilo nasce in un vecchio frantoio all’interno di un casolare del 1600, circondato sessanta ettari di uliveti, vigneti e agrumeti e dall’orto dell’azienda agricola Ceraudo Roberto. La struttura ha un’architettura tipica rurale e un arredamento semplice e raffinato. Il locale, allestito nel grande frantoio, accoglie in un ambiente caldo e piacevole. Aperto nel 2003 dal progetto ambizioso e di grande passione del patron Roberto, oggi è interamente gestito dalla famiglia Ceraudo che cerca di portare avanti la cultura dell’accoglienza, della buona e sana cucina a tavola, valorizzando i prodotti aziendali. L’unico figlio, Giuseppe, si occupa della produzione e della coltivazione biologica ed ecosostenibile, la figlia maggiore, Susy, gestisce l’amministrazione e dirige la sala con solarità e cortesia, il patron Roberto si interessa delle pubbliche relazioni e, infine, la figlia più giovane, Caterina, è coinvolta nella ristorazione.