La Bottega del Buon Caffè in Firenze

Non commento ma dico solo:Succo pesca: 4,00 euroCappuccino: 3,50 euroFetta crostata : 5,00 euroCroissant: 2,00 euroSono di Torino e se in pieno agosto in piena piazza Castello un ristoratore si permettesse di fare certi prezzi rischierebbe la "denuncia" 🤣

Esperienza DELUDENTESpinto dalla curiosità, leggendo anche alcune recensioni, siamo andati a cena alla Bottega del Buon Caffè ma la nostra esperienza è stata deludente.La qualità e la cura dei piatti non è proprio da stella Michelin, potrebbe andar bene per un ristorante "classico" ma non per uno stellato.Rapporto qualità-prezzo non è assolutamente bilanciato.Ho anche forti dubbi che tutta la verdura arrivi dalla loro "farm". Quelle servite a noi avevano lo stesso (poco) sapore di quelle che compro al supermercato, non c'era alcuna differenza se non il prezzo.Un prodotto naturale, da coltivazione biologica, si sente subito la differenza rispetto a quelli dell'agricoltura tradizionale non biologica, essendo fruitori di alimenti naturali, a km zero (veri) e senza trattamenti chimici non abbiamo notato alcuna differenza di gusto e sapore.

Location rustica ma curata e raffinata allo stesso tempo. Il servizio è ottimo e la qualità è eccezzionale. Il rapporto qualità/prezzo è giusto per un posto del genere. È stata apprezzatissima la cucina a vista dei clienti

Rifinito super lusso ma con gusto. Oltre 1500 etichette di vino. Attenzione ai prodotti toscani. Il menù più economico si aggira intorno ai 120 euro esclusi i vini. All'esterno un bellissimo salottino per attendere. Obbligatorio prenotare....se ci riuscite.

Serata in chiaroscuro: il luogo è molto elegante, c'è tutto quello che ci si aspetta da un ristorante di livello come pane fatto in casa, assaggio di olio extravergine di oliva, pre-appetizer e pre-dessert e i piatti sono decisamente di qualità con una presentazione superlativa. Arrivando alle ombre devo dire che sono rimasto un po' sconcertato delle porzioni: sono abituato a piatti in cui la quantità non è certo la caratteristica principale ma vedere che i piatti dal menu alla carta hanno quantità che mi aspetterei su piatti del menu degustazione mi ha lasciato francamente perplesso. Inoltre devo purtroppo dire che il personale di sala, decisamente abbondante, diventa forse un po' invasivo nella troppa solerzia e l'approccio decisamente colloquiale della persona che ci ha servito non ha permesso la necessaria empatia per portare una discreta esperienza ad un livello superiore. Probabilmente optando per il menu degustazione si può godere meglio dell'esperienza. Ricarichi sui vini un po' sopra la media.

Alcune volte non ci si trova completamente d’accordo con le valutazioni Michelin dopo aver visitato un ristorante stellato. A me è capitato in passato, ed anche in questo locale con un pranzo di sabato con mio marito. A mio parere una stella sta un po’ stretta a un ristorante come questo, di straordinaria qualità in ogni dettaglio. Una seconda stella potrebbe starci. Abbiamo scelto il menu degustazione vegetariano. Ovviamente servizio di eccellenza, ambiente silenzioso, sommelier competente, personale cordialissimo ma mai invadente, piatti ricercati ma senza ostentazione, con sapori e abbinamenti armonici nei gusti. Il risotto semplicemente unico (la mia foto parla da sola), un bilanciamento di ingredienti che mette alla prova il palato più esigente. Da non dimenticare l’origine dei prodotti, dalle verdure alle uova ai formaggi, tutti dalla loro fattoria biologica. Se proprio dovessi esprimere un suggerimento per un pranzo che ha sfiorato la perfezione, il piatto di formaggi, con 3-4 pecorini tagliati a classico triangolo e un cubetto di erborinato di capra, non è al livello della creatività della cucina. Non è necessario inventare mousse di formaggio o renderli croccanti o giocarci con la pasta sfoglia, posso anche accettare che siano semplicemente presentati come in un tradizionale tagliere, a pezzetti. Ma allora mi aspetterei, come mi è accaduto in altri posti stellati, magari 20 piccoli pezzi tutti diversi da mangiare in senso orario, partendo da gusti leggeri come una ricotta e un primosale, per andare via via verso stagionature e intensità maggiori, con formaggi progressivamente più grassi e di alpeggio, per finire magari con una toma e un bitto di 2, 3 o 4 anni. Trovarsi solo 3-4 pezzetti di un pecorino toscano locale (buonissimo, beninteso) mi ha un po’ sorpreso vista la strepitosa fantasia gastronomica dimostrata dallo chef con tutti i piatti e gli intermezzi.

Sono stato al Lounge Wine Bar per un aperitivo. Locale molto elegante e dagli arredi molto ricercati, servizio al tavolo estremamente attento e professionale. Assieme ai cocktail non viene servito niente, salvo due noccioline tostate e alcuni taralli salati, ma niente che si possa avvicinare al livello del luogo e dei drink. Ho atteso per dieci minuti davanti al banco in attesa del resto, ho dovuto richiedere espressamente I soprabiti dal guardaroba. Peccato per la caduta di stile, un “saluto della cucina” adeguato mi avrebbe forse incuriosito, fermandomi per la cena. Forse, tornando per cena, potrei capire il perché della stella Michelin del ristorante.

Chef Antonello sa benissimo come far restare tutti a bocca "chiusa" !! Il mio stellato preferito in città

Un'esperienza sicuramente unica. Ambiente raffinato, personale attento e preparato. Personalmente sono rimasto incantato dalla cucina a vista da cui si può godere dello spettacolo della creazione dei piatti dello chef e di tutta la brigata. I piatti sono stati una vera delizia per il palato, particolarmente la crème brûlée di foie gras e la spuma di patata alla vaniglia. Complimenti allo chef! Prezzo assolutamente proporzionato. CONSIGLIATO!!!

5 stelle meritate.Un posto affascinante con portate emozionanti, consigliato se non desiderate solo nutrirvi ma cercate un'esperienza.Unico piccolissimo neo, riscontrato anche in altri stellati, è la frequenza e assiduità con la quale versano l'acqua anche se ne è stato bevuto un piccolissimo sorso.Consiglio il menu degustazione con wine pairing, nel mio caso gli abbinamenti non sono stati mai banali e ogni vino è stato spiegato con sapienza e semplicità.