Torre Canfore in Carpignano salentino

Francesco è conviviale, menù squisito, luogo accogliente.

Tutto ottimo, cena gradita e gentilezza e professionalità da parte del personale in sala. Consigliatissimo.

Location molto bella.Personale ben preparato e professionale.Consiglierei una collaborazione con un luogo di pernottamento così sarebbe fantastico.Piatti molto buoni e prezzo adeguato

Consigliato a chi desidera trascorrere una serata in una location accogliente e riservata degustando ottimi piatti di cucina mediterranea. Ottimo servizio e proprietari affabili. Da provare assolutamente!!!!

Bellissima serata, posto molto tranquillo e discreto, menu con poche portate ma tutte molto buone e rivisitate molto bene dallo chef. I camerieri e il caposala sono attenti ed educati . Ci hanno portato delle pettule salentine di benvenuto, abbiamo mangiato le melanzane ripiene (il retrogusto è un po amaro, ma dipende dalla melanzana salentina che è amara di natura), un ottimo tortino di patate, e un frittino spettacolare (a mio avviso geniale la foglia di basilico fritta). Il primo ravioli con burrata e funghi molto buono, il fritto di pesce insomma, un po' salato e la pastella era quasi assente. Per finire sporcamusi davvero eccellente e whisky e caffe. Da bere bottiglia di chardonnay del Salento (fatto a taranto) da rivedere secondo me i vini perché una bella cucina come questa non può offrire solo un vino per ogni colore. Bisogna lasciare scelta al cliente. Conto onestissimo e whisky e caffe offerto dalla casa. Voto 9 con piccoli accorgimenti critici per migliorare e tornare a 10. Consigliatissimo

Posto veramente bello, personale accogliente e simpaticissimo. Abbiamo provato tutto il menù, fantastico, veramente una piacevole sorpresa.....il tocco in più è sicuramente lo chef/propietario, Francesco. Una forza della natura....fermatevi, non ve ne pentirete

Torre Canfore La tenuta prende il nome da un’antica Torre Colombaria Cinquecentesca immersa, all’epoca, tra splendidi arbusti di canfora (Cinnamomum camphora) e superbe piante di olivo, oggi patriarchi di questo territorio.Nel ‘600 nei pressi della Torre venne costruita la masseria ereditata nei secoli da diverse illustri famiglie di Martano, tra cui la famiglia Vitto e la famiglia Marati, che la detenne fino ai primi degli anni ’50 del ’900.Nel 1952, acquistata dalla famiglia Palano, nonno dell’attuale proprietario Francesco Palano, i terreni de “Le Canfore” furono curati e mantenuti prevalentemente come uliveto.L’olio di canfora veniva estratto dalle cortecce dell’Albero della canfora o Canforo (Cinnamomum camphora), pianta di origine asiatica introdotta anche in Italia. Veniva usata per ‘curare’ alcune patologie e per tenere lontano i cattivi odori. Innumerevoli sono i suoi utilizzi, anche se può essere una pianta molto tossica per alcuni principi attivi in essa contenuti.L’olio di canfora rientra anche nel trattamento del cuoio perchè allontana gli insetti, lo rende profumato e tende a lucidarlo. Un altro utilizzo della canfora è quello per le cinghie di cuoio: “Mastici costituiti dalla soluzione in acetone di nitrocellulosa con aggiunta di CANFORA, oltre ad assicurare una potente e sicura coesione fra le parti, presentano il vantaggio d’essere refrattarî all’azione dell’acqua, del caldo e del freddo, del vapore, degli alcali, dell’aria satura di elementi chimici volatilizzati, ecc., di modo che essi possono sempre essere usati vantaggiosamente anche nelle condizioni più sfavorevoli e difficili.”Da alcuni studi pare che la colombina (deiezione dei colombi utilizzati anche come fertilizzante perchè ricchissimi di azoto, più della pollina) venisse utilizzata in una delle innumerevoli fasi che contraddistinguevano la concia delle pelli nel basso salento. In questo contesto che si inserisce la Torre Colombaia a planimetria quadrangolare più tipica dell’area ionica che della costa orientale. Nikos Perrakis a proposito mi faceva notare le numerose Torri Colombaie a pianta quadrata di alcune isole Greche. I merli sulla sommità pare fossero addirittura molto più alti e terminanti a punta di lancia. (Tratto dall'articolo di Fabio Protopapa in "Tesori di Carpignano e Serrano)Oggi questo splendido complesso masserizio ospita un agriturismo, dove si continua a produrre un olio dal sapore molto delicato e con un ottimo ristorante, che offre piatti tradizionali rivisitati. Prodotti locali freschi e di alta qualità. Professionalità e cortesia. È conveniente prenotare...

Splendida serata!Cercavo un ristorante per passare la serata, sono stato accolto da una personalità che esprime tutta la sua passione per la cucina.Di ogni materia prima usata ti spiega la provenienza perché Francesco (lo Chef) dice che il cliente deve sapere quello che mangia!Antica Masseria Salentina, cucina spettacolare e massima professionalità.A volte scatta quel qualcosa che va oltre la semplice simpatia e questo ha dato luogo ad un incontro tra persone che comuni non sono.Serata conclusa con abbraccio e foto ricordo.Non posso assicurare che tutti abbracceranno lo Chef, ma sicuramente gusteranno una cena con i fiocchi!

Masseria con cucina tipica salentina cucinata molto bene. Buoni anche i vini.

La location è suggestiva, la veranda è un po' anonima. Peccato che in periodo di seconda ondata covid-19 nessuno fra il personale indossasse la mascherina né in veranda né dentro il locale dove c'è la cassa, e inoltre durante la nostra visita era stato allestito un buffet di cibo freddo all'aperto per un centinaio di persone tutte ammassate che abbiamo attraversato uscendo dal locale.La qualità del cibo è buona, la frittura che ho mangiato era di livello nettamente superiore per cottura e freschezza degli ingredienti a quelle finora assaggiate in Salento.