Osteria Al Cantone in Roverbella

Stavamo andando a fare week end, eravamo ancora in viaggio. Volevamo pranzare e non sapevamo dove, non siamo stati mai da queste parti. Giravamo per le strade, ma era tutto chiuso e non c'era in giro nessuno. Abbiamo visto questa osteria, che da fuori è insinificante, siamo entrati e c'erano tanti lavoratori che mangiavano ( menu lavoro 13€), abbiamo chiesto, se c'era menu sulla carta, era" si"👏Abbiamo mangiato benissimo: gnocco fritto con i salumi, primo, dolce, vino di casa e caffè 👍La signora è ragazza che ci ha serviti, sono gentilissime e simpatiche. Qualità prezzo 👌Se siete da quella parta, fermatevi, si mangia come da la nonna preferita 😉

Posto dove ti senti a casa !! La proprietaria è una signora squisita! Le pietanze sono qualcosa di unico in Italia degno di essere chiamata osteria ! Piena di valori dell’luogo! E niente mi sono innamorato di questa osteria

se si potesse dare zero voti lo farei volentieri. La signora non è stata molto cortese. Cibo non proprio all'altezza dei prezzi richiesti, contando che i prezzi alla carta sono quelli di un ristorante di qualità. Ma qui la qualità è veramente scarsa. Mosche che volano attorno al cibo. MAI PIU'

Ho prenotato con The Fork . Credo sia uno dei pochi ristoranti che fanno le lumache, beh veramente ottime mi ricordano quelle che facevano mia suocera. Buoni i primi molto particolari i tortelli di pesca( forse un po' troppo dolci) e buonissimo anche il guancialino. Locale tipico da osteria, ritornerò per assaggiare altre specialità Mantovane e trentine.

Cucina casalinga, servizio alla buona, ambiente rustico e pulito. Purtroppo la sala risulta molto rumorosa in caso di pienone. Se presente musica dal vivo il tutto diventa invivibile in quanto impossibile anche solo chiacchierare al tavolo. La cordialità della proprietaria e la bontà dei piatti generosi compensano molto ma la piacevolezza dell’esperienza viene compromessa da questi malus.

Ambientazione tipica da osteria, piacevole la presenza della proprietaria. Cucina locale rispettosa della tradizione.

Parcheggio non vicino al locale, posto carino con pochi posti a sedere ma ben distanziati tra loro. Arredamento rustico arricchito da frasi poste sui muri. Cibo ottimo, cottura perfetta della pasta, caffè da dimenticare. Peccato che la cortesia non sia di casa

Proprietaria ospitale e gentilissima!Cucina ottima.. antipasto un cappone delizioso e dei tortelli alla zucca squisiti!Sembra di fare un tuffo nel passato per lo stile ricercato del locale.. bellissimo!Super consigliato!!!5 stelle più!

Abbiamo cenato in questo ristorante il 31/12/2021. Il cibo è buono ma molto poco vario per vegetariani. Personale non proprio disponibile e cortese. Vale la pena girare l'angolo e provare la cortesia del ristorante Giorgio che offre sicuramente piu' varieta a prezzi piu competitivi. In conclusione: ristorante non proprio da consigliare.

buongiorno io personalmente trovo le recensioni negative verso alla proprietaria della osteria al cantone un pò troppo severe ed ingiuste,..il cibo e fatto bene e il prezzo e meno caro che in altri posti (che inoltre si mangia male).e in quanto la proprietaria come tante persone dicono scontrosa, io personalmente lo trovata professionale e qualificata a darmi delle risposte riguardante il vino e certe pietanza culinarie ....io credo che certi programmi televisivi tipo Masterchef abbiano confuso tante persone che purtroppo non riescono a capire la differenza tra vari locali : ristorante stellato Michelin,Ristorante,Trattoria,Osteria che nel XII e XII Sec, era Locanda.cosi perdendo i valori di un mangiare sano nelle nostre tradizioni,e giudicando il personale,e non più il mangiare stesso... cito una definizione presa da internet.Le osterie sorsero, come punti di ristoro, nei luoghi di passaggio o in quelli di commercio che nella fattispecie sono strade, incroci, piazze e mercati. Ben presto divennero anche luoghi d'incontro e di ritrovo, di relazioni sociali. Gli edifici, spesso poveri e dimessi, assumevano importanza in base al luogo dove sorgevano e alla vita che vi si alimentava. Il vino era l'elemento immancabile intorno al quale tutti gli altri facoltativi giravano: il cibo, le camere da letto