Trattoria Al Laghett in Milano

Il posto è incantevole, si è immersi in un angolo di paradiso e di campagna milanese. Tuttavia abbiamo trovato i primi davvero risicati (ravioli con burro, pappardelle agli asparagi, gnocchi di patate viola con nocciole) e di media bontà. La cotoletta troppo cara per il prodotto presentato. Da una trattoria milanese mi aspettavo più autenticità.

Sono stata qui stasera con le mie amiche per la prima volta. Abbiamo mangiato benissimo, il menù è senza fronzoli e molto ben eseguito. Il giovanissimo cameriere è stato garbato, professionale molto disponibile ogni volta che lo disturbavamo per farci una foto. Abbiamo deciso che sarà tra le nostre location del cuore per le nostre divertenti serate. Grazie di cuore!

Non ti sembra di essere nei pressi della periferia di Milano, grazie al verde che circonda il Ristorante. Cibo buono, personale gentile e prezzi abbastanza onesti. Location e bagni puliti. Il laghetto non è così bello come si può immaginare, è più simile ad uno stagno gigante, però gli animali sembrano star bene.

Posto incantevole con personale attento e premuroso. Nota di merito in particolare alla scelta delle materie prime selezionate con cura dall’orto, così come per tutto il menù, che nella sua tradizione meneghina, rispecchia a pieno lo spirito del ristorante. Semplicemente merita una visita e più. Assolutamente consigliato!

Piacevole ritorno ad un caposaldo della cucina milanese, ottimo e abbondante tutto molto piacevole. Non sto nemmeno a dirvi le portate perché c'è una scelta ampia e potete sbizzarrirvi.

Oggi, sabato 19 febbraio, volevamo provare questa trattoria e ci siamo recati senza prenotare per pranzo. Eravamo in due con un cane (bulldog inglese). Sono entrata e ho chiesto gentilmente se ci fossero due posti specificando che c'era un cane. La proprietaria, o comunque la signora all'ingresso, senza batter ciglio ha detto: *spiacente siamo al completo*. Non ha nemmeno provato a vedere se anche piu tardi si liberasse un tavolo o a dire, come capita di solito, c è mezzora di attesa, piuttosto che il primo tavolo libero è alle 14. Quando siamo usciti è rimasta a guardare se il cane facesse la Pipi intorno. Ora, premesso che abbiamo il cane, ma siamo persone ragionevoli, avremmo accettato benissimo un: "signora, gli animali non sono ammessi" . Ne avrebbe avuto tutto il diritto. Ma la freddezza e l'arroganza della signora (che mi auguro non sia la proprietaria) ci hanno stupito. Peraltro eravamo vestiti in tuta, perché poi volevamo andare di fronte al parco a camminare. Magari avrà pensato che fossimo due pezzenti. Signora cara, di soldi ne abbiamo e anche tanti, a Chiaravalle veniamo spesso e avremmo potuto diventare suoi fedeli clienti e, da ultimo, se non voleva il cane poteva dircelo. Perché era un suo diritto. La prossima volta almeno si faccia piu' furba. Io sono un avvocato e mio marito aveva un albergo. Ci siamo accorti subito del suo finto giochetto. Lascia sbalorditi, dopo due anni di pandemia, il rifiutare clienti e soprattutto la discriminazione - non verso il cane in quanto legittima-ma verso una persona vestita in tuta. E la poca gentilezza, qualità che ormai hanno pochi in questo mondo. Cordialmente. Francesca Colombo

Sono un’affezionato frequentatore del Laghet e mi prendo la briga di rispondere alla recensione di sabato 19 febbraio. Vorrei dire alla signora che una valutazione più errata non la poteva scrivere. Il Laghet è un posto in cui educazione, gusto e simpatia la fanno da padrona. E amano gli animali. Quindi carissima signora di persone con i soldi al Laghet ne sono passate, tante ma tante così come chef affermati. Per cui prima di giudicare il lavoro di 5 generazioni abbia il buon gusto di informarsi. Basta leggere le recensioni che si trovano in rete. Buona serata

Piatti molto gustosi, dal risotto al salto alla cotoletta di carne di vitello alla milanese.Ottime anche le pappardelle con sugo di brasato e il bollito.Personale molto gentile.C'è un bel giardino dove si può mangiare fuori con la bella stagione e abbiamo intenzione di ritornarci.Lo consiglio.

Trattoria molto particolare di fianco all'abbazia di Chiaravalle. Locale rustico ma con servizio da ristorante vero e proprio. Molto buoni i piatti tipici della tradizione culinaria milanese e lombarda. Buono l'assortimento di vini. Conto nella norma.Personale di sala cortese ed educato.Bene la richiesta di Greenpass all'ingresso e che il personale indossa mascherina FFP2.

E dopo una settimana impegnativa arriva il sabato e hai voglia di farti un regalo: una cena in compagnia di un'amica in un "bel posticino" e allora...prenoti alla trattoria "Al laghett", a Chiaravalle.Qui ci accoglie Rosella con la sua cortesia e ci accompagna al tavolo, finemente apparecchiato, all'aperto e sotto il pergolato di edera e glicine.Leggendo il menu ha inizio il nostro viaggio sensoriale trai vari piatti proposti tipicamente milanesi. Gli antipasti ci mettono già in crisi: cosa scegliamo??? Ci piace tutto...allora concordiamo un mix di prelibatezze: dalle verdure grigliate al salame, dai pomodorini ai fiori di zucca impanati e fritti per arrivare a loro: i mondeghili, deliziose polpettine finger food che rievocano il sapore dell'infanzia, di casa nostra. Continuiamo il viaggio ordinando io i ravioli di magro al burro fuso (ciao ciao colesterolo) rigorosamente fatti a mano e la mia amica l'invitante cotoletta alla milanese con contorno di patate. E come rinunciare al dolce? Non si può, quindi optiamo per una cheese-cake e un gelato affogato al barolo chinato.Ah, dimenticavo...il tutto innaffiato da acqua (ahimè sono astemia) e da un fresco calice di vinello bianco, in un'atmosfera rilassante con un delicato tramonto prima e una mezzaluna romantica poi, compresi nel conto. Prezzo decisamente in linea col servizio offerto, la qualità dei prodotti stagionali e, da non sottovalutare, il rispetto delle normative anti-Covid.