The Frozen Yogurt Company in Rescaldina

Anche se con la zona rossa sono chiusi posso dire che personale bravo gentile e cortese i prodotti sono validi e i prodotti sono buoni Aspetto con ansia che riapriranno

Adoro questo negozio. Il frozen yogurt è molto buono e personalizzabile con varie leccornie. I prezzi sono,a mio parere, adeguati al prodotto.

Prendiamo due frullati, senza parole... Meno male che ho chiesto di farcelo con latte, altrimenti la commessa ce li voleva fare con acqua, senza zucchero ne miele, una schifezza senza senso.Il frullato si fa con frutta tagliata a pezzi grandi non con i pezzettini di frutta lasciati nell'acqua chissà da quanto tempo. Si aggiunge almeno un po di zucchero, o sciroppi naturali, oppure su richiesta di cliente senza niente (per chi è a dieta o soffre di qualche disturbo).

Lo yogurt è molto buono

Negozio situato in una posizione che comprende posti auto limitrofi al negozio. Lo stesso presenta l'opportunità di prendere uno yogurt gelato e quindi si può scegliere tra una vasta varietà di topping, che spaziano dalla cioccolata alla frutta secca ed ad alcuni ingredienti un po' particolari come polvere di cocco ecc. Consigliato

Sempre splendido come yogurt e molto gioviali e disponibile lo staff. Complimenti

Ottimo yogurt gelato, con la possibilità di prenderlo bianco, alla fragola o anche bi-gusto, per non parlare delle aggiunte, che spaziano dalla frutta, con le macedonie, alla cioccolata dei tipi più disparati, per terminare con le classiche codette, cereali e smarties.Unica pecca, il prezzo che è, come in tutte le yogurterie, più elevato che in una gelateria.

Il gelato non è artigianale ma fatto con la macchina del gelato come si faceva nei bar negli anni 80/90. I prezzi non sono adeguati alle porzioni. Sconsigliato

Buono, con possibilità di aumentarne la golosità con diversi sapori da aggiungere...particolare ma non da 5 stelle mi dispiace....un piccolo passettino e sarà fantastico, ma per ora è buono.

Anna Karenina (in russo Aнна Каренина) è un romanzo di Lev Tolstoj pubblicato per la prima volta nel 1877. Il romanzo apparve inizialmente a puntate sul periodico Russkij vestnik («Il messaggero russo») a partire dal 1875, ma nel 1877 la conclusione del romanzo venne pubblicata in forma di riassunto di poche righe e Tolstoj, che lì aveva preso delle posizioni antinazionaliste, fu costretto a far pubblicare a proprie spese e separatamente l'ottava parte[1].Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin.[2]. Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di Anna Karenina affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico» e che da lì fu così perseguitato da quell'immagine da doverne creare un'incarnazione.[3].Benché la maggior parte della critica russa avesse stroncato l'opera di Tolstoj fin dalla prima pubblicazione, definendola «un frivolo racconto delle vicende dell'alta società moscovita»[4], secondo il suo connazionale Fëdor Dostoevskij «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione… e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato»[2]. Poco meno di un secolo dopo anche Vladimir Nabokov si accodò al giudizio di Dostoevskij, definendo Anna Karenina «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo[5]».Anna Karenina (in russo Aнна Каренина) è un romanzo di Lev Tolstoj pubblicato per la prima volta nel 1877. Il romanzo apparve inizialmente a puntate sul periodico Russkij vestnik («Il messaggero russo») a partire dal 1875, ma nel 1877 la conclusione del romanzo venne pubblicata in forma di riassunto di poche righe e Tolstoj, che lì aveva preso delle posizioni antinazionaliste, fu costretto a far pubblicare a proprie spese e separatamente l'ottava parte[1].Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin.[2]. Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di Anna Karenina affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico» e che da lì fu così perseguitato da quell'immagine da doverne creare un'incarnazione.[3].Benché la maggior parte della critica russa avesse stroncato l'opera di Tolstoj fin dalla prima pubblicazione, definendola «un frivolo racconto delle vicende dell'alta società moscovita»[4], secondo il suo connazionale Fëdor Dostoevskij «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione… e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato»[2]. Poco meno di un secolo dopo anche Vladimir Nabokov si accodò al giudizio di Dostoevskij, definendo Anna Karenina «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo[5]».