Antica Osteria Della Peppina in Alseno

Esperienza fantastica: piatti tradizionali preparati con cura ed ingredienti di prim'ordine. Ambiente raffinato ed elegante, personale formale ma estremamente gentile. Cinque stelle strameritate.

Locale intimo ed elegante . Servizio cortese e sala ben curata nei dettagli . Tagliata di fassona eccellente( foto) , tortelli di erbetta con ripieno cremoso( foto) , lasagne morbide . Nel menu troviamo anche il polipo, gli anolini , le linguine , il bollito misto tagliato e servito al tavolo. Torta fritta sottile e non unta. Non hanno na gran selezione di dolci : tiramisù, sbrisolona con zabaione, semifreddo al nocino e semifreddo al mirto ( vedi foto) .

Bellissimo locale in una bella località (Alseno) è un ristorante molto ben arredato e io personale è veramente molto gentile e cortese il menù è pieno di cose buone da mangiare dalla torta fritta salumi della zona le lasagne deliziose e tanti altri piatti tutti da scoprire il prezzo è stato giusto per quello che abbiamo mangiato i prodotti sono di prima qualità e sono fantastici vorrei proprio ritornarci locale veramente consigliato

Ristorante trovato per caso mentre eravamo di passaggio, è stata una scoperta incredibile.Il locale fa respirare l'aria di semplicità e convivialità delle osterie di una volta, insieme ad un servizio tanto cordiale quanto attento.Sulla parete opposta all'entrata, le tante bottiglie di vino fanno da subito presagire che ci si trova nel posto giusto.La torta fritta con salumi locali è stato uno degli antipasti più buoni mai mangiati in vita mia, sia per la qualità dell'impasto fritto, sia per la bontà dei salumi. Da dieci e lode.Menzione d'onore anche ai tortelli alle erbe ed agli agnolini in brodo di carne.Dolce al nocino davvero buono, così come il vino al calice preso per accompagnare il pasto.Torneremo sicuramente per provare il bollito misto, che sembra essere il piatto forte dell'Osteria.Complimenti vivissimi ai gestori, sarò felice di tornare a mangiare da voi fin su da Vicenza!

Ci siamo fermati domenica a pranzo in questo locale tutto emiliano.L'antipasto con salumi locali e torta fritta è assolutamente da provare.Nota di merito per i primi: abbiamo preso anolini in brodo e tortelli di erbette... strepitosi!Servizio cortese e simpatico.Prezzi in linea con la qualità del cibo e del servizio.5 stelle meritate.

Bellissima esperienza con piatti della cucina emiliana e piacentina. Ravioli alle erbette ripieni di ricotta che aveva ancora ilsapore del latte spolverati con abbondante grana, lasagne e tagliatelle con un buon ragù saporito.Abbiamo continuato con la picaia un buon arrosto di pancia di maiale arrotolata e ripiena di un impasto di uova e grana e merluzzo fritto, ormai un piatto difficile da trovare fritto così bene, croccante e leggero, con contorno di cipolle caramellate gustose senza essere stucchevoli.Per finire un semifreddo al nocino, cremoso al punto giusto e che mi ha lasciato in bocca un gradevole sapore. Staff molto gentile e disponibile e conto con ottimo rapporto qualità/prezzo. Certamente da ritornarci e da consigliare-.

Uscendo dalla A1 alla stazione di Fiorenzuola e volendo proseguire per Parma e Bologna sulla Via Emilia si incontra Alseno, paesino allungato sulla strada che collegava e collega Rimini a Piacenza. L'insegna dell'antica osteria della Peppina svetta all'uscita dal paese verso Parma. Il locale all'interno é ampio e accogliente. I tavoli come quelli di una volta, larghi e comodi ove c'è posto per tutto quello che un tavolo deve ospitare. Menù alla mano la tradizione piacentina fa da padrona ma non manca il pesce, come la tartare di salmone con crema di avocado. Ma qui, fuori menù, vengono proposti: lasagne emiliane, anolini in brodo, ravioli alle erbette, carrello dei bolliti. Allora si va col fuori menu! Un superbo piatto di anolini, in un piatto fondo capiente, innevato da formaggio grana che il personale di sala elargisce abbondantemente. Le lasagne sono a sette strati, condite il giusto, non troppo umide e non troppo secche. E poi il carrello dei bolliti: due e quattro zampe, guanciale di maiale, gallina, lingua, cotechino, manzo. Un piatto principesco contornato da salsa verde ( il bagnèt verd), salsa rossa ( il bagnèt ross) e cipolla caramellata affiancati da mostarda a pezzettoni. Una fragranza di sapori che si sposano perfettamente con la sapidità delle carni, tenere e gustose. Un Gutturnio frizzante risciacqua il palato per permettere di assaporare al meglio ogni boccone. Volendo completare un pranzo già così completo un piatto di affettati locali accompagnati dalla torta fritta chiude definitivamente la parola "pranzo ". Per chi invece non vuole arrendersi la sbrisolona con lo zabaione caldo porta un tocco di dolce di un tempo da gustare a occhi chiusi.In questo crocevia di sapori tra Emilia, Lombardia e Piemonte non si può che rimanere soddisfatti di questo locale dove la tradizione primeggia non soltanto nel nome dei piatti ma nell'abilità di farli vivere con qualità e cura della cucina.Vale fermarsi dalla Peppina per rinfrancare il corpo ma soprattutto lo spirito.

Una buona cena in questa particolare trattoria.Salumi e gnocco fritto davvero gustosi, così come tortelli e lasagne al forno.Davvero ottima la Picaia. Complimenti.Fatti bene anche i dolci.Buona la carta dei vini.Migliorerei sicuramente l'impiattamento, per rendere il piatto più accattivante, anche se la qualità c'è!

Ravioli di magro uno spettacolo! , mai mangiati così buoni, così come i salumi. Il secondo la "picaia" un arrosto di maiale che si scioglieva in bocca. Avrei dato 10 se non per l'aria condizionata leggera e la mancanza di the Fork pay.Titolare molto disponibile e affabile.Abbiamo utilizzato la formula menù da 30€ con antipasto, primo e secondo.

Un ritorno alle origini riporta il locale più strettamente nei binari della antica trattoria, lasciando sulle prime disorientati quegli avventori che avevano gustato (e, nel nostro caso, molto apprezzato) la cucina gourmet del periodo 2013/18.Il cambiamento (menù più tradizionale, impiattamenti meno ricercati, quantità più generose) toglie qualcosa alla qualità in senso stretto (che rimane comunque apprezzabile) ma fortunatamente toglie assai di più al conto finale, portando il rapporto qualità/prezzo a livelli assai favorevoli.Un ottimo tagliere di salumi (unito a una torta fritta che potrebbe arrivare al tavolo forse più asciutta), un Pisarei e Fasò eseguiti secondo tradizione, più che discrete lasagne al ragù, un'ottima tartare fuori menù accompagnata da una salsa all'altezza, precedono una godibilissima zuppa inglese, "imbibita" al punto giusto.La cordialità del servizio contribuisce a lasciare nei commensali il desiderio di tornare a far loro visita.