OSTERIA DEL VIANDANTE in Rubiera

Terrazzino stupendo con bei tavoli e distanziati.....molto d'effetto...per la cucina mi aspettavo molto di più....

Ristorante situato in antico palazzo nella piazza centrale di Rubiera . Grande qualità dei cibi ,antipasto di salumi eccellenti presentati su una doga in legno di botte , vini di qualità e per finire un carrello di dolci a base di gelato da comporre con grande varietà di ingredienti a scelta . Personale molto gentile , non invadente e molto preparato . Al piano superiore grande terrazza estiva ben arredata ed ombreggiata . Una eccellenza emiliana.

Locale storico del panorama enogastronomico ospitato in bellissimo forte del XIII secolo che poco fa ha cambiato proprietà e brigata ad animarlo con risultati realmente entusiasmanti. Lo chef Jacopo Malpeli dopo esperienze in locali stellati come la stella d'Oro a Soragna e l'Inkiostro a Parma ha deciso di prendere le redini di questo ristorante e senza stravolgere il menù della precedente gestione presenta piatti di grande personalità e con materie prime di altissima qualità che denotano ricerca e conoscenza dei prodotti. La sua " mano leggerissima " ti accompagna in una esperienza di alto livello senza gli eccessi di personalismo che troppo spesso denotano la cucina di tanti ristoranti. Complimenti a tutto il personale di sala per la cordialità e al sommelier per la preparazione . La strada intrapresa è quella giusta e potrebbe riservare un futuro stellato.

Locale molto curato ..musica jazz di sottofondo in linea con l'eleganza del locale , cucina raffinata , menù ottimamente limitato a scelte di qualità .Cantina di pregio e valorizzanti le cantine locali .Daniele

un pranzo indimenticabile in una location estremando raffinata grazie al restauro sapiente eseguito su questo bastione Rubiera. L’impronta dello stile Gucci è presente senza invadere il concept del territorio. Il plauso allo Chef Jacopo Malpeli è più che meritato così come al maitre ed al sommelier e allo chef de rang che ci hanno accompagnato con estrema professionalità ma anche con delicata cortesia e simpatia durante tutto il percorso del menù degustazione . Un equilibrio perfetto tra tradizione ed innovazione.

Ottimo ristorante, grande e bellissima cantina.

Le 5 stelle ve le meritate proprio. Sicuramente per il locale che è davvero bello, la cura dei dettagli, le porcellane meravigliose; della cucina che dire...materie prime superlative cucinate con GRANDE maestria. Le mie stelle vanno anche al personale, dal responsabile a tutti i ragazzi e le ragazze che fanno sì che questo ristorante spicchi su molti altri simili. Perché le persone contribuiscono in maniera fondamentale tanto quanto la cucina. Io, con un problema di mobilità ; tutti si sono prodigati, ben oltre quelle che sono le loro mansioni per farmi trascorrere una serata che ricorderò con tantissimopiacere. Signori, grazie.

Veramente all'altezza delle due forchette Michelin . Location fantastica nel castello, cura dei dettagli, dei piatti , pietanze veramente molto buone, e con ampia scelta , come per i vini. Il servizio è impeccabile.Un luogo che ti resta dentro. Possibilità di prenotazione a mezzo cellulare , completando con richieste, che nel mio caso, sono state realizzate con professionalità e buon gusto . Perfetti in tutto .Bravissimi.

Finalmente giungo al Viandante.Un edificio che ha visto un lifting totale, ma prestando attenzione a far rivivere il passato delle mura.Aperto da circa 6 mesi credo.l'accoglienza è caratterizzata da un'estrema eleganza e da un personale estremamente preparato. Si nota subito all'occhio lo stile Gucci anni 70. La scelta nei quadri.., la carta da parati.., i lampadari e la porcellana colorata sulla tavola. Un'atmosfera formale, ma che al contempo rilassa e mette a proprio agio il cliente con ogni confort e attenzione.La cura del dettaglio, degli Accostamenti e dei sapori è  minuziosa.E qui si nota la mano innovativa dello chef, che in precedenza era alla locanda Mariella e poi da inkiostro.Con qualche piatto forse ancora da perfezionare, ma tuttavia con ottimi presupposti.Io ho optato per un menù alla carta. Ma con le degustazioni ci si può davvero divertire credo.Così come ci si può divertire anche con la scelta del vino : nota di merito ad una cantina infinita, con le più note etichette italiane e internazionali. Gli amanti della Borgogna qui saranno ampiamente accontentati.La cucina propone piatti del territorio, ma al contempo, molto innovativi e ricercati. Posso dire di non aver mai mangiato un Savarin di riso così buono: piatto di origine emiliana, nella versione Cantarelli, con lingua salmistrata, risotto al Parmigiano Reggiano e ragù ai porcini, con delle piccole polpette. Un piatto ricco di sapori.Foie Gras degno di nota. Antipasto crudo eccellente e abbondante, con vari percorsi di Tartare.Cappelletti in brodo buoni: brodo ottimo; pasta che può superarsi. Ma con ottimi presupposti.Prossima volta proverò i secondi.Consiglio la visita.

Una serata indimenticabile con amici giusti, ambiente raffinato, si mangia divinamente con prodotti di alta qualità, la cantina è il top, abbiamo rischiato con un Barolo di Aldo Conterno, riserva speciale vendemmia 1964, un vino che ti emoziona.