Il pagliaccio in Roma

Tipi di cucina: Fusion e Italiana

Dov'è il Il pagliaccio?

🏠 Via dei Banchi Vecchi, 129/a, 00186 Roma RM


Ristorante di alta fascia con piatti creativi della cucina mediterranea serviti in una sala rustico-chic.

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Recensioni

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ECCELLENTE! Esperienza culinaria di assoluto valore ed interesse. Ottimo il servizio, ottima l'accoglienza, superlativo lo Chef. Da ripetere per provare nuove emozioni!!

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Molte luci, qualche ombra.Luci:Posto di classe, atmosfera speciale, niente è lasciato al caso, quello che fa la differenza non è solo quello che si mangia ma anche come si mangia.Qualità e presentazione del cibo di livello superiore, con nota di merito particolare per l'Amuse bouche e per la piccola pasticceria, in entrambi i casi, francamente difficile dire se erano più belle da vedere o più buone da mangiare.Organizzazione della sala ineccepibile, con presenza di cameriere e camerieri qualitativamente e quantitativamente degna di nota.Piatti e bicchieri molto belli.Carinissima ed apprezzatissima l'idea di consegnare un piccolo ricordo del ristorante a fine cena con il menu della serata (packaging delizioso).Ombre:Non è il primo ristorante stellato che vedo con una carta speciale per l'acqua, è sicuramente però il primo dove mi hanno fatto scegliere tra marche che si trovano comodamente al supermercato come Nepi e Panna, tutte rigorosamente al prezzo di 8€, per di più presentate con la mano del cameriere poggiata sul retro della bottiglia, alla stregua di un vino pregiato (ci mancava solo che mi versasse un goccio preliminare e mi chiedesse se era di mio gradimento prima di riempirmi il bicchiere).Nella carta dei vini non c'era molta scelta di calici, quelli che si potevano ordinare costavano tutti 22€, ne abbiamo presi due molto buoni, un Etna rosso Aetneus ed un Bolgheri Donoratico, se non ricordo male del 2018, per entrambi la bottiglia, da quel che ho scoperto dopo, costa pochissimo di più (intorno ai 30€), direi quindi più che un ricarico "classico" per un ristorante di questo tipo, un ricarico tendente all'"esagerato".Nel pre-conto, alla fine, c'era una frase in inglese dove si specificava che l'importo da pagare non comprendeva la mancia e si consigliava di lasciarne una pari al 15% del totale; che dire, ho visto intorno a me molti turisti stranieri, quasi tutti statunitensi, ho pensato che fosse questo il motivo per cui ci fosse quella frase, perché come noto negli Stati Uniti la mancia è un "must" ed aiuta i camerieri ad arrotondare uno stipendio quasi sempre molto basso; peccato però che il ristorante Il Pagliaccio non si trovi a New York ma in pieno centro a Roma, vicino a via Giulia e mi rifiuto di credere che qui i camerieri non siano pagati "in linea" con la qualità del posto dove lavorano. Non esiste che mi si consigli di lasciare una mancia di quasi 60€, tra l'altro prima di pagare un conto di quasi 400€; io la mancia l'avrei lasciata volentieri, sarebbe stata probabilmente la mancia più alta mai lasciata in vita mia, ma ho visto quella frase "tremenda" e semplicemente mi sono detto "No, mi dispiace, così No"; se posso permettermi, se del caso, se vi serve per un qualsivoglia motivo, alzate il costo dei menu degustazione, per un ristorante con due stelle Michelin sono più bassi che alti, ma per favore levate di mezzo quella frase, semplicemente non si può guardare.

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2 stelle ben meritate!!Raffinata presentazione con bicchieri made on order e belle ceramiche raku ordinate ad un artigiano locale per incorniciare alcune creazioni dello chef. Un connubio artistico che a me è piaciuto molto. Buona cantina e sapori delle pietanze che a volte sorprendono. A me è piaciuto in maniera particolare il giosa.Tocco di classe l'omaggio finale, biscottini confezionati in una bella scatola con i colori ed il logo del pagliaccio messi in una busta di carta negli stessi colori e con il logo elegantemente stampato nel risvolto interno. Complimenti allo Chef e allo staff anche per questa cura nei dettagli.Alla prossima

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Partiamo dal dire che da un due stelle Michelin mi sarei aspettato un servizio diverso, una volta seduti alle ore 20.30 e dopo averci portato l’acqua, ci è stato chiesto quale menu ordinare dopo esattamente 30 minuti e in questi 30 minuti nessuno ci ha portato nemmeno la carta dei vini infatti abbiamo dovuto chiederlo noi, in tutto ciò ovviamente dalle 20.30 in cui ci siamo seduti abbiamo mangiato la prima portata alle ore 21.30, un’attesa a mio avviso esagerata!Una volta arrivata la prima portata abbiamo chiesto al cameriere che ci ha preso l’ordine di andare a fumare una sigaretta e sono rimasto molto deluso se non irritato dalla risposta dell’ultimo :” ragazzi però me lo dovete dire prima almeno blocco la cucina” con un tono di voce a mio avviso troppo alto e scocciato, tanto che tutta la sala ha potuto sentirlo, non mi aspetto che in una situazione del genere dove l’altra ragazza che ci ha serviti addirittura si rivolge alla mia compagna chiamandola “madame”, poi debba essere ripreso dal cameriere in un tono e in modo così confidenziale oltretutto dopo aver aspettato un ora, ho sorvolato solo per non rovinarmi la serata!Per quanto riguarda il menu essendo i piatti a “sorpresa” credo che debba essere posta un po’ più di cura nell’esposizione di questo prima della scelta, poiché ancora alla terza portata non era chiaro il percorso e infatti la spiegazione della cameriera è stata che le prime portate sono in comune a tutti e tre i menu, il che mi rende difficile comprendere che in ognuno ci sia un reale percorso.

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Gran bella esperienza!Menu Circus: abbiamo apprezzato tutte le proposte dello chef ma la ricciola ci ha davvero emozionati!Lasciatevi guidare nella degustazione: il personale vi racconterà i piatti e vi fornirà suggerimenti utili per degustare appieno le proposteSe l’obiettivo è anche quello di divertire, devo dire che è proprio così! I finger food sono riusciti a trasmettere anche questo intento.La cura dei dettagli, l’attenzione del personale (sempre presenti ma mai invadenti) e l’arredo elongante ed essenziale contribuiscono a rendere l’esperienza unica.Torneremo per provare gli altri menu degustazione.

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Era molto tempo che non andavo al pagliaccio ben prima delle stelle Michelin.Cosa dire? Quello che già era ottimo è oggi una eccellenza assoluta.Il percorso gastronomico di 10 portate, di volta in volta deciso dallo chef, risulta sorprendente e creativo, con alcuni piatti indimenticabili.Un viaggio intorno ad esperienze sensoriali appagante e creativo.Il vino indimenticabile.Personale professionalmente ineccepile ma allo stesso tempo empatico e cordiale.Mise en place sorprendente.Assolutamente consigliato.

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Premetto che mi hanno regalato la cena per la laurea, due voucher da 190€, quindi il percorso con 10 piatti.La location molto suggestiva e ben arredata. Ci sediamo al tavolo e ci si presenta il cameriere con il menù delle acque escluse dal voucher: acque naturali (delle quali non ricordo la marca), acqua di Nepi (8€), Panna (8€) e surgiva (8€). Oltre al fatto che se ti portano un menù specifico per le acque ti aspetti che la selezione comprenda qualcosa di particolare e non le acque del supermercato, il cameriere per servirla ci mostrava ADDIRITTURA l'etichetta come se fosse un vino pregiato, una presa in giro...Successivamente chiedo il vino, la selezione molto ricercata, ma il ricarico sulle bottiglie esagerato a dir poco. Il sommelier è stato molto gentile e disponibile, come tutto il resto dello staff. Unica pecca, su questo aspetto, è la presenza costante dei camerieri vicino al tavolo, cosa che sinceramente non ho gradito.Parlando del menù alcuni piatti veramente speciali che rimangono impressi, ma altri quasi da non poter essere presentati. Ad esempio la pasta cacio e pepe con acqua di verdure, l'acqua versata sul momento sopra la pasta ha tolto tutta la crema di cacio dalla pasta, il risultato finale era quello di uno spaghetto in bianco con acqua sporca di formaggio.Poi hanno portato una quenelle di granchio reale accompagnata da un brodo e ricci di mare. Il piatto nel complesso buono, ma all'interno della quenelle sia io che la mia ragazza abbiamo trovato il guscio del granchio.Lo chef si è scusato per l'accaduto e ci ha offerto un'altra portata, ma trovo quest'evento veramente inammissibile in un due stelle michelin.Il conto totale della cena contando 1 bottiglia di vino, 2 di ACQUA DI NEPI e i due voucher ammonta a 516€, sinceramente con questa cifra penso che si possano fare esperienze migliori.

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A cavallo tra il 99 ed il 2000 ho passato una magnifica settimana a Ravello presso l'hotel Palazzo Sasso, il ristorante di riferimento era il Rossellinis dove ho festeggiato nel cenone l'arrivo del nuovo secolo. Sono partito da lontano solo perché già vent'anni fa avevo intravisto la buona mano dello chef, un certo Anthony Genovese, poi approdato a Roma al ristorante Il Pagliaccio. Ne è sicuramente passata di acqua sotto i ponti del Tevere, ma la mia previsione fu del tutto veritiera.

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Esperienza magnifica. Tutti i piatti straordinari. Abbinamenti divini. Veramente super soddisfatti. Il metre simpaticissimo e super professionale come tutto il personale di sala. Chef super disponibile a fine servizio. Top

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Luogo accogliente e personale fantastico abbiamo passato una serata fantastica in questo posto.Ci rivediamo presto

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Domande frequenti su Il pagliaccio:
Sì, in Il pagliaccio può essere prenotato tramite Ristoranteilpagliaccio o Scopri di più.
Se avete domande potete contattare il Il pagliaccio chiamando il 06 6880 9595.
Il Il pagliaccio è specializzato in comida fusion e italiana.
369 clienti di Il pagliaccio gli hanno dato una punteggio medio di 4,2.