Kosher in Roma

Carino il locale e molto cordiale il proprietario.Purtroppo non posso ritenermi soddisfatto.Le porzioni poco generose, specie gli antipasti, non sufficienti per tutti.Il servizio ha lasciato a desiderare. Piuttosto lento. Abbiamo chiesto più volte il pane e non sparecchiavano tra una portata e l'altra.Il cibo buono ma non da perderci la testa, anche a detta degli altriNon riesco a dare una sufficenza totale e non ci tornerei

"Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre"...Inizia così il menu di questo bellissimo posto dove si mangia una meraviglia. Non spoilero il significato del detto, che ci ha raccontato il titolare, ma si respira una cultura magica in questo posto.I piatti, poi, uno più buono dell'altro.Abbiamo provato di tutto, dalla cucina romana a quella ebraica: tutto super delizioso!

I piatti e le antiche tradizioni della cucina giudaico-romanesca cucinati da veri romani! Tutto buonissimo, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato il pane, fatto in casa, non voglio sminuire i piatti, ma è stato il miglior pane mangiato fino ad ora!

Bisogna dire prima di tutto che l'ambiente è piacevolissimo, sia per il ristorante, io ho mangiato all'aperto, che per la posizione all'interno del Ghetto. Il personale è stato veramente cortese nonostante fosse sabato sera e fossero sommersi di clienti (fra fuori e dentro ci saranno state quasi 200 persone). La mia impressione è che siano veramente validi nella cucina mediorientale e un pò meno su quella romana. Niente di scandaloso, ma neanche eccezionale, probabilmente dovuto al fatto che con il locale pieno in quel modo bisognerebbe lasciar perdere i primi e puntare su carne e contorni. Nel complesso una bella esperienza al prezzo giusto, voglio tornarci quando non ci saranno folle urlanti a minacciarne l'esistenza del locale e la resistenza del (comunque ottimo) personale di sala

Pranzo davvero sorprendente.Siamo stati accolti e seguiti da Ottavio che ci ha consigliato primi con pasta fatta in casa (consiglio vivamente gnocchi allo stracotto e tonnarelli carciofi e bottarga) e secondi romani e mediorientali (anche i falafel sono stati molto buoni). Vino israeliano e dolci mediorientali sono stati una sorpresa (ero inizialmente diffidente… ma mi sono ricreduto).Complimenti allo chef, ad Ottavio e ai proprietari.

Ristorante molto bello nel cuore del ghetto di Roma. Personale gentile e attento, piatti molto buoni con una vasta scelta, tra cui sbizzarrirsi.Consiglio di prenotare

Cibo delizioso e personale molto paziente e attento. Siamo capitati in un giorno in cui c'era molto da attendere (domenica a pranzo) perché sfortunatamente causa COVID avevano il personale dimezzato. Nonostante ciò ne è valsa davvero la pena, gli antipasti, le salse e i primi sono spettacolari. Se ce la fate prendete anche il dolce che sono molto buoni.Prendetevi del tempo per provare la cucina kosher di Su Ghetto perché è un'esperienza da assaporare più che un semplice pasto da consumare.

Buonissimo, ottimo il carciofo, buonissimi i tonnarelli carciofi e bottarga e la cicoria alla bottarga, locale molto carino e servizio eccellente, in particolare Rei, consigliatissimo

Un’esperienza che farei e rifarei. Con la mia ragazza abbiamo deciso di andare a mangiare in questo ristorante ed è stata una scelta azzeccatissima. Lo staff ci ha subito fatto sentire a nostro agio grazie alla simpatia e alla disponibilitá. Servizio veloce e impeccabile e la qualità dei prodotti super. Quando saremo di nuovo a Roma certamente torneremo a trovarvi, grazie di averci fatto stare così bene.

Un esperienza unica. Ho voluto espressamente prendere le pietanze che vengono cucinate con ingredienti alternativi come la carbonara o il tiramisù e assolutamente la loro cucina merita tantissimo. Il personale molto attento e scrupolo nel farti immergere nella loro tradizione soddisfando ogni curiosità nonostante fosse pieno agosto e il ristorante fosse pieno. Ci torneremo sicuramente.