Rifugio Elisabetta in Courmayeur

Purtroppo rifugio super affollatto con stanze strapiene, igiene e pulizia delle stanze e dei bagni indecente, soprattutto in tempo di covid.In camerata eravamo in 16 con un materassino di distanza tra ogni coppia perciò normative covid non adeguate. Purtroppo, benchè la posizione sia bellissima non tornerò assolutamente.Pasto adeguato.

Rifugio molto carino che si trova in fondo alla val Veny a 2195 m di altitudine, proseguite in auto fino alla sbarra oltre la quale non si può andare, poi il percorso comincia in salita su strada asfaltata per poi spianare un pochino quando si arriva sulla strada carrabile nell' altipiano sotto il rifugio, il tempo di percorrenza è di circa due ore, si può raggiungere anche con un passeggino a ruote grandi basta avere buona volontà soprattutto per l'ultima parte che è un po' più ripida e con terreno un po' sconnesso. Durante il percorso potrete ammirare il ghiacciaio del Brenva e altri ghiacciai molto carini, all'andata o al ritorno potete anche fare tappa al lago Miage che aggiungerà mezz'ora circa alla vostra escursione con un sentiero breve ma un po' più impegnativo. Escursione piacevole e panorama fantastico.

Si raggiunge il rifugio dopo un camminata di circa 2 ore con un paesaggio fantastico. Lungo la valle Veny e con i ghiacciai del monte bianco e il piacevole scorrere del torrente. Il.percorso è facile ma il dislivello è di circa 500 metri. Salita subito su strada asfaltata poi strada sterrata in piano e di nuovo in salita verso il rifugio. Ottima la polenta con il capriolo e anche la pasta al ragù. Buoni anche i dolci. Prezzi nella media dei vari rifugio. Il personale è gentile e si mangia in poco tempo.

Il rifugio e' situato in una posizione incantevole con vista sulla Valle e sul ghiacciaio. E' dotato di una bellissima terrazza dove si può gustare una birra artigianale locale. Qui finiscono le note positive della recensione: potete tranquillamente tornate a valle evitando cene e pernotti che distruggerebbero indelebilmente ricordi piacevoli!

Dovrebbe essere chiaro sin dalla (abusata) citazione dalle odi di Orazio che fa bella mostra sopra all'ingresso del refettorio: questo non è un rifugio che accoglie i montanari per sfamarli e donare loro un poco di riposo. È invece una piccola Venezia per turisti di massa, ansiosi di strappare una foto serotina dei ghiacciai e che nemmeno si accorgono della sciatteria con la quale si manda avanti il baraccone. Tutto wonderful, insomma!E invece per me è stata solamente una parentesi triste in un paesaggio da copertina.

Servizio pessimo. 40 Min di attesa per ordinare. Tavoli non sparecchiati. Tagliatelle al ragù di salsiccia immangiabili. Camerieri che continuavano a dire che la cucina era in tilt. Non si possono lasciare escursionisti che si arrampicano per 3 ore in queste condizioni

Agosto 2021 (mezza pensione: cena + pernottamento + colazione)Un po' deludente la gestione: tenendo conto che si tratta di un rifugio raggiungibile in fuoristrada, mi aspettavo un po' di manutenzione in più (porte rotte, bagno guasto) e una cena migliore (buono il cibo ma nessuna possibilità di scelta).Il giudizio non positivo delle camere (dormitorio) deriva dal fatto che, vista la pandemia in atto, mi aspettavo un po' di distanza in più tra i posti.

Il Rifugio Elisabetta si trova in Val Veny ai piedi del ghiacciaio. Dopo 4 km di percorso unico per tutti i sentieri, arrivati al lago Combal si prosegue per 1 oretta buona fino a 2195m. Bellissima terrazza panoramica, si mangia bene. Si può arrivare ai piedi del ghiacciaio o proseguire per la Val Veny (la valle più bella attorno a Courmayer a mio avviso)

Un bellissimo e moderno rifugio posto alla fine della Val Veny. Ci servono 2-3 di camminata, a partire dalla sbarra alla fine della strada della Val Veny. Ci si possono portare anche i bimbi, se camminano, oppure è un bel giro in mountain bike. Lo vista sul Monte Bianco è bellissima. Al rifugio sono gentili, parlano 3 lingue ed i prezzi erano ragionevoli

Di passaggio con ia moglie durante un escursione in Val Veny, ci siamo fatti un caffè e goduti il panorama. Non posso giudicare il cibo non avendo pranzato. Il rifugio presenta una parte nuova con una bella saletta interna a vetrate e un terrazzo panoramico veramente notevole sulla Val Veny e il Monte Bianco. Facile da raggiungere anche in mtb.