Rifugio Vittorio Emanuele II in Valsavarenche

Luogo magico tra cielo e terra. Gestore cordiale e disponibile alle nostre richieste.

Wow che panorama!Rifugio non eccessivamente affollato molto caratteristico, posizionato strategicamente si gode di una vista stupenda! Carino il laghetto a fianco.Si mangia bene, ottima la polenta specialmente quella con il formaggio.Il percorso e' adatto piu' o meno a tutti. Consiglio di attrezzarsi con i bastoni da trekking e di fare scorte di acqua. Non ci sono fontane o fonti lungo il percorso.

Bello raggiungere il rifugio. Si parte da Pont di Valsavarenche, dove c'è un parcheggio molto grande. La salita è lunga ma fattibile. Parte nel bosco e poi la maggior parte è al sole, quindi portarsi cappelli e crema solare. All'arrivo c'è una fontanella di acqua freddissima disponibile per tutti. Oltre al rifugio ben fornito un bel laghetto dove ci si può bagnare i piedi. Fatta a metà agosto con 2 bambini di 5 e 9 anni. Il bimbo di 5 ogni tanto chiedeva le spalle in salita ma poi in discesa di corsa... consigliato per chi vuole arrivare a belle quote in sicurezza e non ha paura di camminare.

Il rifugio Vittorio Emanuele  in pochi anni è diventato notissimo in tutto il mondo per la posizione stupenda in cui sorge, per il servizio che fornisce sia agli alpinisti, sia agli appassionati di scialpinismo, sia ai semplici turisti ed escursionisti attratti dalle bellezze del Parco Nazionale in cui è ubicato. Le salite circostanti sono di grande soddisfazione per tutti, senza presentare eccessive difficoltà , ed i 4061 della vetta del Gran Paradiso sono un formidabile richiamo anche internazionale. Questo singolare rifugio alpino è senz’altro il più originale della cerchia alpina Piemontese Valdostana, ma anche uno dei più frequentati e confortevoli di tutta la catena alpina Italiana, anche durante la nostra visita abbiamo notato con piacere la forte presenza di alpinisti provenienti da ogni dove. Per raggiungere il rifugio si parte da località Pont, percorso per un km uno sterrato si trova l'inizio della mulattiera reale che con una pendenza costante vi farà superare agevolmente i 775 metri di dislivello. Il panorama di cui potrete godere sul Gran Paradiso e sui monti circostanti vi ripagherà della fatica.

Ringrazio ancora immensamente i gestori del rifugio per avermi dato la possibilità di recuperare il mio portafoglio che avevo scordato all'interno dandolo a delle persone che sono scese a Pont il giorno dopo. Era la mia prima volta in Val d'Aosta e nel magnifico parco del Gran Paradiso, ho un ricordo bellissimo, dei luoghi incontaminati, della fauna selvatica, delle persone e del cibo. Alla prossima!!

Personale cordiale, piatti buoni. Tanti gradoni partendo da Pont, ma fattibile anche per bambini che hanno voglia di camminare. Andata e ritorno circa 10 km, dislivello della passeggiata circa 800 mt.

Rifugio tenuto davvero bene! Particolare per il suo tetto a botte e per il laghetto accanto. Per salire ci si impiega circa 1h45 con passo lento e costante! Secondo le indicazioni 2h30. Il sentiero è tenuto molto bene e la vista è stupenda!

Gran bel rifugio immerso nella magnifica e selvaggia Valsavarenche, fiore all’occhiello del Parco Gran Paradiso.Facile da raggiungere, alla portata di tutti.Il sentiero é perfettamente tracciato nella sua interezza, percorribile da grandi e piccini senza necessità di grandi esperienze alpinistiche. Ma questo non vuol dire sottovalutare l’itinerario! Quando si va in montagna bisogna attrezzarsi ed informarsi adeguatamente. Quindi abbigliamento adatto e scarponi da montagna, non scarpe da tennis! Per il resto, buon divertimento!!! 😉

Rifugio stupendo con vista sul ghiacciaio. Dotato di comfort e servizi, ci tornerò a pernottare. La salita al rifugio parte da Pont, dove è possibile parcheggiare gratuitamente la macchina per poi iniziare una salita su sentiero che dura 2 ore in media.Presenti numerosissime fonti d'acqua.Sul ghiacciaio è possibile avvistare stambecchi

Rifugio accogliente e personale veloce e disponibile. Abbiamo dormito al Vittorio Emanuele a luglio 2020 per salire il giorno successivo al Gran Paradiso. Sono stati molto gentili in quanto eravamo una coppia e ci hanno assegnato una cameretta per due.Per salire abbiamo seguito il sentiero segnavia n.1. Attraversiamo un piccolo ponte sul torrente Savara e ci troviamo su un'ampia strada sterrata praticamente pianeggiante che corre lungo il torrente. Dopo poco si trova l'indicazione per il rifugio Vittorio Emanuele II e l'inizio della mulattiera in mezzo al bosco di Larici che con 800 metri di dislivello circa, molti tornanti e tratti più o meno ripidi alternati a tratti più dolci, porterà al rifugio immersi nel meraviglioso parco nazionale del Gran Paradiso.Lo sapevi che è il parco nazionale più antico d'Italia? Fu istituito nel 1.922.Si tratta di una delle tante strade reali di caccia, fatte costruire appositamente per consentire al primo re d'Italia di cacciare.