Bar Tosca in Portogruaro

Locale piccolo ma super accogliente, una chicca per Portogruaro. Il titolare, Matteo, un vero padrone di casa.Tutto il personale gentile ed attento al cliente, piatti veramente buoni e ottimi abbinamenti con vini di alta qualità.Cosiglio la prenotazione, ma soprattutto di provare il loro Americano pre cena.Consigliatissimo

Quando mangi al Tosca, ti senti a casa.Ingredienti scelti, abbinamenti perfetti, sapori esaltati al massimo, presentazione dei piatti ottima.Se dovessi descrivere in breve questo posto: una coccola.

I piatti sono veramente buoni! Accostamenti interessanti e azzeccati. Le dimensioni delle portate sono giuste. Il personale è gentile. Consiglio vivamente di prenotare con largo anticipo in quanto il locale è molto piccolo e ci sono pochi tavoli. Il prezzo è in linea con gli altri ristoranti della zona. Super consigliato!

Locale piccolo ma pulito,accogliente.Personale gentile,si mangia molto bene.Piatti buonissimi,presentati molto bene ,pesce di qualità.Il conto è giusto anzi sul basso

Bel ristorante in centro, personale accogliente e gentile,la carne è molto buona.

Cucina eccellente, ingredienti di qualità e ricercati, cura non solo nelle preparazioni ma anche nella presentazione, locale informale ma piacevolmente intimo, prezzi adeguati. Molto consigliato.

Locale piccolo con atmosfera intima. Ho trovato il cibo squisito e ben preparato. Ottimo rapporto qualità prezzo. Location decisamente carina nel centro storico di Portogruaro. Vi tornerò sicuramente.

Abbiamo cenato in maniera eccellente, personale gentile e accogliente, tutto molto buono, fatto in casa. Abbiamo degustato anche un' ottima Ribolla gialla. Consigliato.

Mi son fermato casualmente per un piatto veloce. Mi son trovato molto bene. Cibo buono e piatti curati. Personale attento e gentile. Consigliatissimo.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,E questa siepe, che da tanta parteDell’ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatiSpazi di là da quella, e sovrumaniSilenzi, e profondissima quieteIo nel pensier mi fingo; ove per pocoIl cor non si spaura. E come il ventoOdo stormir tra queste piante, io quelloInfinito silenzio a questa voceVo comparando: e mi sovvien l’eterno,E le morte stagioni, e la presenteE viva, e il suon di lei. Così tra questaImmensità s’annega il pensier mio:E il naufragar m’è dolce in questo mare.